lunedì 24 novembre 1997

fall of a dream

Prende male. Cazzo se prende male. Quattro giorni e non accenno a riprendemi. Non scherzo se dico che niente ha più senso. Voglio dire: niente mi interessa o mi entusiasma, ecc. Ore 20.30: attendo e spero che telefoni. Aspetta e spera! Se non lo fà, chiamo io alle 21.15. Sì, dò un calcio in culo al mio orgoglio e le telefono. Troppe volte nella mia vita il troppo orgoglio mi ha fatto perdere dei treni importanti; voglio dire: più il tempo passa e più tutto viene dimenticato, anzi, più il tempo passa e più lei dimentica, quindi è meglio battere il ferro finchè è caldo. Aggrapparsi agli specchi, perchè? Perchè Cristina è stata per me una tempesta che ha travolto ogni cosa; un'iniezione di adrenalina in pieno cuore...... Io non potrò mai mai mai dimenticarla. E credo che nessuna più riuscirà mai a sconvolgermi così e niente e nessuno riuscirà a colmare il vuoto smisurato nel mio cuore e niente per tutta la vita potrà mai togliere quel po' di tristezza e nostalgia che saranno per sempre presenti in me in ogni cosa che farò o che dirò. Il suo viso il suo corpo la sua voce le sue mani i suoi capelli: un sogno eterno che non mi renderà mai felice totalmente; un rimpianto infinito che segnerà inequivocabilmente la mia vita: Cristina Cristina Cristina Cristina Cristina Cristina Cristina...................