lunedì 12 novembre 2007

RAGAZZA 3

Città di Castello, novembre. Treno puntuale. Hanno adottato dei nuovi vagoni questi della Ferrovia Centrale Umbra. Sedili nuovi, blu, scomodi ma puliti. Sono equipaggiati con le classiche mensoline + posacenere poste sotto il finestrino, comode e rosa; come sempre le uso per appoggiarvi il telefono e il biglietto… Ecco appunto il controllore, scendo a S. Anna, Perugia; ma perché me lo deve chiedere non capisco: biglietto “M” significa appunto, presumo, che io scendo a S. Anna! Che faccio compro un biglietto di fascia “M” per scendere prima? Sono un pazzo, o un benefattore della FCU forse? Non mi sembra il caso. Comunque per la cronaca, in questi nuovi treni permangono i vecchi problemi: l’obliteratore automatico è “fuori servizio”, e come di consueto il controllore chiede perché non abbia obliterato il mio ticket; perché ci provo, perché se tu stronzo non passavi io avrei fatto un viaggio gratis, e tentato la sorte nel prossimo viaggio, forse venerdì; perché siamo in Italia, e tutti tentano di fregare, sempre e comunque. E’ un sistema radicato nella cultura, quello della furbizia, celebrato da tanti film degli anni sessanta, come “Il sorpasso” di Dino Risi. Gassman è immenso, come si fa a non amare Bruno, il personaggio che interpreta in quel fantastico film? Come si fa a non voler essere Bruno? Impossibile resistere, impossibile non essere italiani, fieri di esserlo, e di provarci, sempre e comunque.
Sarà una lunga settimana questa, ho come l’impressione che accadranno delle cose che non vorrò… E devierò ancora una volta dai miei progetti, allungando il tempo in cui non sono niente. Facendo nuove esperienze senza invecchiare, apparentemente.
Questa tipa seduta di fronte a me non è bellissima di viso, vediamo se ha qualcosa che mi attrae. E’ alta e slanciata, forse addirittura troppo magra; sì, è troppo magra, non ha le curve, mangia dei popcorn, studia e ha gli occhiali viola. E’ tranquilla, posata, capelli lisci, leggermente anticonformista, lo capisco dal cappotto vagamente anni ’70 e dalle scarpe vagamente hippy; anche l’anello argentato sul pollice della mano sinistra sottolinea il suo non-allineamento… Probabilmente studia lettere o filosofia o conservazione dei beni culturali, ma, fondamentalmente non me ne frega un cazzo. Non mi piace, e non mi ispira affatto. Cazzo avesse avuto un bel paio di bocce sarebbe stata tutta un’altra storia! E poi adesso che si alza per chiudere il finestrino, vedo il suo culo inesistente… non ci siamo proprio, non è affatto sexy!