giovedì 6 settembre 2007

RAGAZZA 2

Seduto su di un anonimo tavolo di questa assonnata facoltà di ingegneria, provo a riconnettermi con la mia realtà di studente. E’ settembre, questo posto si chiama “Aula 5” e io sto leggendo distrattamente gli appunti di “Antenne”; tento di concentrarmi ma due tavoli oltre il mio, seduta fronte a me c’è la più stupenda ragazza che io abbia mai visto. E’ così, giuro. E’ impossibile evitare di ammirarla per più di due minuti… Certo è che anche lei non è che sia un paradigma di concentrazione su ciò che sta apparentemente studiando… Ecco che controlla il cellulare, ecco che alza lo sguardo intorno, incrocia il mio, mi vede che la fisso, distolgo il mio pensiero da lei e ristudio. E’ fiera, sa quanto è bella, sa benissimo che potrebbe avermi con uno schiocco di dita, ma non è antipatica, sembra modesta, quasi timida. Sì, è timida ma consapevole. Prima si è alzata, forse è andata in bagno: ha un viso dolce candido, serio, con gli occhiali, labbra abbastanza sottili scure, occhi neri, la vedo bene come professoressa delle superiori o nuotatrice, anzi, credo proprio che sia una nuotatrice, si capisce dalle spalle. Ha le mani affusolate ben curate, è aggraziata. E’ alta, slanciata, capelli neri lisci lunghi legati con un coda fatta verso destra e lasciata cadere sul petto da quel lato. Ha un bel seno e un bel sedere, e sicuramente due bellissime grandi labbra.