venerdì 20 marzo 1998

Il concerto di Guccini

Probabilmente in ritardo, quel nevoso dodici febbraio del novantotto partimmo da casa quasi alle tre. La Uno CS del cugino ci avrebbe condotti ad Arezzo e di li in treno fino a Bologna, la rossa.
Il nostro intercity decollava dalla stazione aretina alle tre e quaranta; praticamente l’avevamo perso, e non ce ne preoccupavamo visto che oramai eravamo partiti, sicuri che comunque non ci saremmo mai annoiati nelle ore seguenti.
Puntualmente arrivammo in ritardo e inutile fu la corsa dentro la stazione… Prima di considerare l’idea di consultare gli orari dei prossimi treni, attuammo la proposta del saggio Gianluca:
-Andiamo a bere!
Il supermercato era proprio lì di fronte e attraversare la strada fu un gioco da ragazzi. Da noi.
Acquistammo:
1- Un maxi-pacco di patatine aromatizzate alla paprika
2- Una busta contenente numero dieci pacchetti di
Cipster
3- Una bottiglia di whisky super-economico
4- Tre litri di vino rosso suddivisi in due bottiglie da un litro e mezzo ciascuna.



Tornammo alla stazione. Entrammo. Uscimmo dalla parte opposta (quella dei binari). Ci sedemmo su di una panchina bagnata, posta vicino ad una statua in ricordo dei caduti della ferrovia.
Iniziammo con il whisky.
Svuotata metà della bottiglia o forse più decidemmo che non era buono e lo lasciammo lì, sulla panchina.
Rientrammo nella stazione, alticci.
Adesso era il momento di considerare l’idea di consultare gli orari.
La considerammo. Li consultammo.
Il nostro treno sarebbe partito alle sedici e quarantacinque per arrivare a Bologna più tardi: perfetto. Per ammazzare il tempo acquistammo dei giornaletti porno all’edicola della stazione e li leggemmo mangiando patatine alla paprika. Eravamo io, mio cugino, David e Gianluca.

Nessun commento: